Nel 2010 si è verificata una grande epidemia di pertosse in California, con una aumentata mortalità infantile ed una diffusione della malattia soprattutto nella fascia di età compresa tra i 7 ed i 10 anni di età.
Alcuni ricercatori hanno utilizzato i dati di 15 contee della California per esaminare l’associazione tra la pertosse e la vaccinazione trivalente DTP (difterite, tetano, pertosse) che era stata praticata ai bambini.
Tra 682 casi di pertosse in bambini da 4 a 10 anni e 2.016 controlli la malattia è stata molto più presente nei bambini non vaccinati (7.8% contro 0.9%) e nei bambini di età maggiore (9 anni contro 7 anni). I bambini non vaccinati hanno avuto un rischio di contrarre la malattia circa 9 volte superiore rispetto ai bambini che avevano ricevuto tutte le 5 dosi del vaccino.
Tra quelli vaccinati con le 5 dosi previste il rischio di contrarre la malattia è aumentato parallelamente al tempo trascorso dopo la quinta dose di vaccino (l’Odds Ratio di 0.02 riscontrato quando la vaccinazione era stata ultimata da 12 mesi è aumentato a 0.29 quando il tempo trascorso era di 5 o più anni). L’efficacia del vaccino è risultata diminuita durante tale periodo di tempo dal 98.1% del primo anno al 71.2% del quinto anno.
Lo studio conferma quanto praticamente già si constata: talora compare la pertosse in bambini regolarmente vaccinati. Adesso sappiamo perché: l’immunità conferita dal vaccino purtroppo tende a diminuire con il passare del tempo.
Un dato importante, comunque, è che la malattia si presenta con molta maggior frequenza nei bambini non vaccinati. Resta ancora da verificare se esista una differenza nella durata dell’immunità ottenibile mediante vaccini acellulari o tradizionali.
http://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/23188029