” Una recente indagine Istat, condotta nell’80% delle scuole italiane in collaborazione con il Miur, ha messo in evidenza due fatti che meritano attenzione da parte di insegnanti, genitori e medici: sono state 16.137 le richieste di farmaci e oltre 600 le chiamate al 118. Queste ultime dovute a traumi di diversa gravita’, insorti durante la vita scolastica, oppure legate all’insorgere di crisi in patologie come epilessia, asma e diabete. L’indagine, oltre a rilevare le necessita’ emergenti, ha cercato inoltre di identificare le modalita’ organizzative adottate dalla scuola per la somministrazione di farmaci ad alunni affetti da patologie croniche. La mancanza del medico scolastico ha reso piu’ complessa la gestione di questi eventi che si collocano tra due necessita': garantire continuita’ assistenziale e gestire l’emergenza”. E’ quanto afferma Paola Binetti, parlamentare di Area popolare. “Oggi la scuola vuole e deve essere sempre piu’ inclusiva soprattutto nei confronti di bambini affetti da patologie croniche; spesso si tratta di malattie rare e gli insegnanti non sanno come affrontare i bisogni che questi bambini pongono anche sul piano della comunicazione e della condivisione con i compagni della classe. L’educazione alla salute nelle scuole e la gestione dei problemi di ragazzi che presentano problemi concreti – sottolinea Binetti – passa attraverso il recupero di figure come quella del medico scolastico. In passato troppo spesso ha svolto compiti di tipo prevalentemente burocratico, mentre oggi il suo ruolo nella scuola, oltre alla gestione dell’emergenza e dei farmaci, potrebbe essere quello di consulenza nei confronti di docenti e studenti, aiutando gli uni e gli altri a gestire la propria salute con tutti i relativi problemi che l’accompagnano.”
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