I risultati di uno studio epidemiologico condotto su 18.818 bambini britannici controllati all’età di tre e cinque anni, afferma che la salute dei bimbi prematuri sia peggiore rispetto a quelli nati dopo una gravidanza di durata normale. I ricercatori hanno suddiviso i bambini in quattro classi in funzione dell’età gestazionale al momento del parto: very pre-term, o estremamente prematuri, dalle 23 alle 31 settimane; moderate pre-term, late pre-term e early term, rispettivamente per 32-33, 34-36 e 37-38 settimane. Lo studio indica che gli indici legati a una buona salute peggiorano con diminuire della età gestazionale.La maggore prematurità comporterebbe problemi maggiori sull’outcome del bambino. Tra gli effetti avversi che aumentano col decrescere della durata della gestazione, l’analisi indica un modesto guadagno di peso e di altezza, le patologie di lunga durata, l’asma e le difficoltà respiratorie e la necessità di ricoveri nei primi nove mesi di vita, spesso per problemi gastrointestinali o respiratori. Tuttavia, anche un’età gestazionale relativamente elevata si associa a una salute più precaria. «I nostri risultati» affermano gli autori «mettono in discussione l’idea ampiamente accettata secondo cui i cosiddetti tardi prematuri raggiungono a lungo termine uno stato di salute simile ai bambini nati dopo una gravidanza normale». Questi bambini, anche se in media sono più sani dei bambini estremamente prematuri, costituiscono una fascia di popolazione più ampia e quindi, nel complesso, richiedono un maggior numero di interventi medici e ricoveri ospedalieri.
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