Il moncone ombelicale e’un’appendice situata al centro dell’addome residuo del taglio del cordone ombelicale. Il moncone ha un colore bianco-grigiastro (verdognolo se prima della nascita nel liquido ammiotico si è verificata l’emissione di meconio ; molle al tatto.
Contiene di norma le due arterie ombelicali e la vena ombelicale nel contesto di una sostanza gelatinosa (gelatina di Warton). La lunghezza del moncone dipende dalla distanza alla quale viene tagliato (di solito 5-10 cm).
Dopo la nascita il moncone ombelicale va incontro ad un processo di essiccamento che ne provoca la mummificazione trasformandolo in una struttura di colore nero, dura e rigida. Il distacco del moncone ombelicale avviene spontaneamente entro i primi venti giorni di vita. Non e’ raro , che alla caduta del cordone , si evidenzi un’ ernia ombelicale che scomparirà con l’aumentare della tonicità dei muscoli retti dell’addome.
Il moncone ombelicale deve essere controllato più volte al giorno e pulito ad ogni cambio di pannolino.
Deve essere tenuto il più possibile pulito ed asciutto, per ridurre le probabilità di contaminazione e di infezione e per anticipare il processo di mummificazione.
Dopo accurata pulizia delle mani con acqua e sapone , pulire con soluzione fisiologica oppure alcool denaturato il moncone ombelicale , avvolgere il moncone con garza asciutta sterile (tipo 10cm x 10 cm).
In alcune casi e’ necessario consultare il pediatra:
* se c’e’ un ritardo nel distacco del moncone ombelicale, oltre cioè le 4 settimane di vita (può infatti dipendere da una mancata o insufficiente mummificazione o da un processo infettivo)
* se si sospetta un’ infezione del moncone ombelicale (arrossamento della regione attorno all’ombelicale, edema e secrezione siero-ematica o di pus).
* se ci sono perdite ematiche abbondanti e persistenti dalla ferita ombelicale anche dopo la caduta del moncone.