Meconio e feci
Le prime feci evacuate del neonato sono definite meconio. Questo viene emesso entro le prime 12/24 ore di vita e per i primi tre giorni.
Si tratta di un materiale di consistenza più vischiosa, di colore verde – nerastro e senza odore. Successivamente compaiono le feci di transizione in cui il meconio è commisto a residui alimentari. Alla fine della 1ˆ settimana subentrano le feci definitive.
Queste, nel neonato che si alimenta al seno materno o con latte artificiale sono di colore giallo-oro, di consistenza molle cremosa odore acido, non sgradevole e vengono emesse con frequenza di 1 – 5 volte nelle 24h, spesso subito dopo la poppata. La frequenza delle evacuazioni si riduce dopo il 1ˆ – 2ˆ mese.
Urine
Il neonato inizia l’emissione di urina in genere dopo 12 ore dalla nascita. Talora la prima emissione d’urine può tardare di un giorno, un giorno e mezzo. Nei primi giorni di vita il neonato urina poche volte (da 2 a 6 volte nelle 24h). In seguito il numero delle minzioni aumenta.
La camera del neonato
La camera del bambino deve essere asciutta e ben esposta (possibilmente a Sud). La temperatura dell’ambiente deve essere intorno ai 22° C (non meno di 20° C di notte). L’umidità intorno al 50 – 60%. Sono in commercio numerosi tipi di termometri ed igrometri (strumenti per misurare l’umidità ambientale).
L’ambiente troppo secco tende a seccare le mucose (naso – gola) ed a favorire la sudorazione, comportando un’eccessiva perdita di liquidi; l’ambiente troppo umido, al contrario, non permette l’evaporazione del sudore. D’ inverno è utile l’uso delle vaschette d’acqua a contatto con i termosifoni.
La culla o il lettino debbono avere le sponde alte; Il materasso deve essere piuttosto rigido, possibilmente anallergico ed non usare il cuscino. La posizione migliore e’ supina, oppure di lato (esistono dei sostegni per mantenere la posizione, ma sono scomodi), mai prono .
Attenzione!!
Il bambino deve sentirsi avvolto,contenuto, protetto, come nell’ utero della mamma per cui è preferibile specie i primi giorni usare la carrozzina. Numerose insonnie e pianti sono causati dal fatto che il bambino si sente “perso” in un lettino troppo grande per lui.
Norme igieniche per il neonato
Quando la neo mamma si trova a casa da sola col suo bambino, anche le cose più semplici sembrano difficili, come, ad esempio il cambio del pannolino.
Detersione
Se il pannolino è sporco di urine è meglio sciacquare la cute con acqua tiepida
Se il pannolino è sporco di feci è consigliabile lavare la cute con un sapone liquido (è più delicato) a pH acido, cioè compreso tra 3 e 5,5 (azione disinfettante), cambiandolo spesso per non sensibilizzare la pelle; applicare quindi una pasta protettiva all’ossido di zinco. |
Oltre ad evitare fastidiosi arrossamenti serve a prevenire le infezioni da funghi (candidiasi).Mai applicare borotalco o altre polveri che possono essere respirate dal bambino e causare delle polmoniti da inalazione e allergie. |
L’ombelico
In genere il moncone ombelicale entro qualche giorno dalla nascita, al massimo entro il 20° giorno di vita, perciò la mamma deve sapere come trattarlo.
Si consiglia di bagnare bene il moncone ombelicale con alcool puro e di arrotolare una garzina asciutta come un cordoncino , quindi avvolgere e annodare attorno al moncone stesso.
Può succedere che la pelle della pancia attorno all’ombelico si irriti, quindi attenzione.
Alla caduta del moncone ombelicale: applicare acqua ossigenata e farla asciugare prima di rimettere il pannolino. Può succedere che esca del sangue dall’ombelico dopo la caduta del moncone, oppure alla base del moncone. Pulire con acqua ossigenta e applicare una crema cicatrizzante.
Il bagno
Prima della caduta utilizzare un latte detergente da passare con un batuffolo di cotone sul corpo senza risciacquare
Dopo la caduta del moncone ombelicale si puo’ fare il bagnetto ad immersione.
Per il bagnettto e’ bene utilizzare una vasca piccola, ben lavata e disinfettata. L’acqua deve avere una temperatura intorno a 37° C e si possono usare prodotti dermoliquidi a ph acido, ( avena colloidale o oli da bagno sciolti nell’acqua per rendere piu’ vellutata la cute del neonato, evitando di applicare olio direttamente sulla cute).
La stanza da bagno è l’ambiente ideale in quanto essendo più piccolo delle altre camere si presta meglio ad essere riscaldato. La stufetta, eventualmente, andrebbe usata in un’altra stanza, dove il bambino viene portato per essere asciugato bene e rivestito.
La tecnica del bagno consiste nell’immergere dolcemente il bambino nell’acqua sorreggendolo con la mano sinistra tenuta sotto le spalle ed uncinando con le dita divaricate i cavi ascellari; il capo va mantenuto appoggiato sull’avambraccio mentre la mano destra procede nella pulizia del corpo.
Abbigliamento
A causa di una termoregolazione non ancora perfettamente efficiente i lattanti gli sbalzi di temperatura piuttosto che il freddo. I bambini hanno le nostre stesse sensazioni, dunque “ coprirli , se fa freddo, un po’ di piu’” di come ci copriremmo noi genitori. La sudorazione è un fenomeno fisiologico importante e i neonati devono essere in grado di far traspirare la pelle liberamente. In inverno è meglio usare, a contatto con la pelle, le magliette con l’interno in cotone e la lana all’esterno.
I neonati vanno vestiti adeguatamente, a secondo il clima , usando tutine intere , cappellini o guanti, se necessario. In estate e’ tutto piu’ facile: ma attenti alle scottature. Cappellino, mogliettina e creme aprotezione totale, anche se siete all’ombra.
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I denti
L’epoca di eruzione dei denti inizia verso il 6° mese, ma esiste un’ampia variabilità . Già a partire dal 3° mese aumenta la salivazione (il bambino “sbava”).
Normalmente erompono per primi i 2 incisivi centrali inferiori, poi i 4 incisivi superiori, poi gli altri 2 incisivi inferiori, poi i primi molari, i canini ed infine i secondi molari. Ma questa non è una regola valida per tutti.
Durante l’eruzione puo’ comparire dolore, tumefazione delle gengive, febbricola, talvolta un po’ di diarrea. Si somministra fluoro ( fluoroprofilassi) dal 3° mese di vita per evitare carie dei denti decidui.
Le vitamine
Il bambino ha bisogno soprattutto di vitamine non sintetizzabili dal nostro organismo, ma somministrate dall’esterno, come la vitamina D. Il suo fabbisogno giornaliero è di 400 UI al dì: non superare questo dosaggio a meno di diverse indicazioni da parte del pediatra, altrimenti rischia di avere effetti collaterali dovuti a sovradosaggio Nei bambini allattati esclusivamente al seno si consiglia la somministrazione di piccole quantità giornaliere di un polivitaminico in quanto il latte materno scarseggia di alcune di esse .
Dopo lo svezzamento, la varietà della dieta spesso rende inutile l’aggiunta di vitamine.
Il Seggiolone, il girello e il box
Puo’ essere usato quando il lattante ha un modico controllo della colonna vertebrale e dunque dopo i 5 – 6 mesi. Il bambino inizia a stare seduto appoggiandosi intorno ai 5 – 6 mesi e sta seduto da solo verso gli 8 mesi.
Si sconsiglia l’uso prolungato del girello in quanto esso non favorisce lo sviluppo armonico del bambino che dipende dall’utilizzo di tutti i gruppi muscolari e non solo dagli arti inferiori. Nel box, al contrario, il bambino impara a gattonare (anche se non tutti i bambini lo fanno), ad alzarsi in piedi solo, a parare le cadute con le braccia, ad arrampicarsi, ecc.
Il viaggio
Nei primi mesi di vita, se non strettamente necessari, andrebbero evitati i viaggi lunghi che superino i tempi di intervallo tra un pasto e l’altro specie se non si è in condizione di poter alimentare il piccolo. In caso di effettiva necessità conviene consultarsi con il medico.
In tutti i casi, evitare di viaggiare nelle ore troppo calde, qualunque mezzo si usi, perchè più il bimbo è piccolo, meno efficiente è il suo sistema di adattamento alle temperature esterne (termoregolazione). Dopo i quattro mesi è in grado di sopportare viaggi più lunghi: il medico potrà consigliare come organizzare i pasti adatti alle circostanze e all’età del bimbo. Quando il bambino è più grande, nell’affrontare un viaggio lungo, converrà sistemare il piccolo su un seggiolino di sicurezza. Se si è in macchina, nel periodo estivo e nelle ore più calde della giornata.