Il bambino prematuro o pretermine, secondo la definizione dell’Organizzazione Mondiale della Sanità, è il bambino nato prima della 37° settimana di gestazione.
Ogni anno in Italia nascono circa 5000 bambini pretermine (circa il 7% sulle nascite a termine) e il rischio è in aumento.
Essere prematuri (nascere prima del termine) può essere diverso dal presentare un basso peso alla nascita (<2500 grammi ), o essere SGA (Small Gestational Age , ossia piccolo per l’età gestazionale , dunque un neonato con basso peso alla nascita può non essere prematuro.
Quando i due status (età gestazionale precedente la 37a settimana e basso peso alla nascita) sono contemporaneamente presenti (e quindi il bambino è piccolo per l’età gestazionale) aumentano i rischi di morbilità e mortalità (difficoltà nelle funzioni vitali e gravi problemi di termoregolazione, di alimentazione, di respirazione e di sviluppo).
Il bambino prematuro presenta maggiori problemi nei primi giorni e/o nelle prime settimane di vita; necessariamente l’età gestazionale (ovvero la durata della gravidanza) risulta un fattore determinante per le condizioni di salute del bambino.
Queste difficoltà di adattamento alla vita post-natale saranno maggiormente frequenti tra i neonati con un’età gestazionale molto bassa (23-28 settimane) e un peso inferiore ad 1 kg.
La prematurità presenta diversi gradi, in base al peso presentato alla nascita:
Gruppo | Peso alla nascita | Descrizione |
---|---|---|
LBW Low Bird Weight |
< 2500 grammi | Bambini di basso peso |
VLBW Very Low Bird Weight |
< 1500 grammi | Bambini di peso molto basso |
VVLBW Very Very Low Bird Weight |
< 1000 grammi | Bambini di peso molto molto basso |
ELBW Extremely Low Bird Weight |
< 750 grammi | Bambini di peso estremamente basso |
Le condizioni che aumentano il rischio di parto prematuro possono essere legate alla madre o al bambino.
CAUSE POSSIBILI DI PARTO PRETERMINE
FETALI | Sofferenza fetale Gestazione multipla |
PLACENTARI | Placenta previa Distacco di placenta |
UTERINE | Anomalie congenite |
MATERNE | Pre-eclampsia Patologie croniche (cardiopatie, nefropatie ecc.) Infezioni Abuso di fumo, alcool e droghe |
ALTRE | Rottura prematura delle membrane |
FATTORI ASSOCIATI A RITARDO DI CRESCITA INTRAUTERINA (che determinano perciò un peso inferiore all’età gestazionale)
FETALI | Alterazioni cromosomiche Anomalie congenite Gestazione multipla Infezioni intrauterine |
PLACENTARI | Anomalie della placenta (difficoltà a nutrire adeguatamente il feto) |
MATERNE | Malattie croniche o insorte durante la gravidanza: cardiopatie, nefropatie, malattie respiratorie, anemie, pre-eclampsia Abuso di fumo, alcool e droghe. |
Le principali problematiche sono sotto-elencare in modo schematico:
Distress Respiratorio
Molti bambini prematuri sono soggetti ad una fase di insufficienza respiratoria, soprattutto nelle prima ore di vita.
Tale difficoltà respiratoria, detta sindrome da distress respiratorio, richiede spesso ventilazione meccanica ed ossigenoterapia prolungata.
Sistema Cardiocircolatorio
È frequente un ritardato adattamento circolatorio alla vita post natale che può richiedere una valutazione cardiologia pediatrica ed eventualmente un trattamento.
Sistema Gastrointestinale
È più frequente una ridotta tolleranza alimentare con frequenti problemi di distensione addominale, fino ad arrivare alla temibile “NEC” (enterocolite necrotizzante).
Problemi Nutrizionali
L’alimentazione per bocca va iniziata molto gradualmente e spesso integrata dalla somministrazione di miscele glucosaline oarricchite di proteine, lipidi, carboidrati (Nutrizione Parenterale) per via endovenosa; fino a quando deglutizione e respirazione non sono ben coordinate, può essere necessario somministrare il pasto attraverso un sondino (naso o oro-gastrico) che dalla bocca raggiunge lo stomaco.
Retinopatia
Malattia dell’occhio che interessa i bambini prematuri soprattutto di basso peso. I casi più gravi possono portare la cecità , se non trattati chirurgicamente.
L’ossigenazione maggiore , associata alla ventilazione meccanica , può danneggiare i vasi sanguigni che possono andare incontro a proliferazione retrorbicolare, rottura ed emorragia con gravi conseguenze sulla funzionalità dell’occhio.
Disturbi Metabolici
È più frequente l’ipoglicemia (ridotta concentrazione di glucosio nel sangue), l’ipocalcemia (ridotta concentrazione di calcio nel sangue), ed altri squilibri che richiedono di essere prontamente riconosciuti e trattati.
L’iperbilirubinemia è un disturbo metabolico frequente che va trattato con raggi UVA o , in casi specifici, con exanguinotrasfusioni.
Anemia
Il neonato pretermine va più frequentemente incontro ad anemizzazione e richiede una terapia con ferro e/o trasfusioni di sangue.
Neurologici
Le caratteristiche della circolazione cerebrale nel neonato pretermine rendono più frequente l’emorragia cerebrale catalogata in diversi gradi in funzione della estensione. Inoltre i gravi prematuri possono avere seguele neurologiche,maggiori in modo inversamenre proporzionale all’E.G. (età Gestazionale), rilevabili anche con il passare di mesi o anni e dunque l’eventualità di alcune conseguenze quali i problemi comportamentali, le difficoltà nella motricità fine, i disturbi del linguaggio, l’iperattività e le difficoltà di concentrazione.
Patolgie Infettive
I neonati pretermine sono spesso soggetti a infezioni virali e batteriche. Tali contaggi possono avvenire in reparto ma soprattutto dopo le dimissioni dal reparto.