Le regole comportamentali nell’alimentazione sono importanti per un un corretto divezzamento.
Proviamo a elencarne qualcuna:
* la gradualità dell’offerta degli alimenti: per potere valutare più facilmente eventuali intolleranze ogni alimento nuovo va introdotto ogni 5\6 giorni;
* il rispetto dell’autonomia di scelta del bambino (nei limiti della ragionevolezza )
* l’opportunità di evitare trucchi (come dolcificare un pasto sapito per renderlo più gradito)
* la cautela di non aggiungere sale ai cibi prima almeno del dodicesimo mese, e alcune scuole pediatriche affermano non prima dei due anni.
* l’offerta della carne, che inizialmente privilegia le carni considerate ipoallergeniche (si è soliti iniziare con agnello e coniglio, per passare poi alle altre, manzo, vitello, tacchino, pollo maiale, cavallo.
* l’offerta del pesce, che può essere somministrato già dal sesto – settimo mese , anche in questo caso dapprima sotto forma di liofilizzato od omogeneizzato ( platessa, merluzzo, sogliola), per la difficolta’ di avere pesce veramente “di giornata” e solo più tardi come pesce fresco e piu’ grasso come trota, rombo.
* l’introduzione del glutine, che dovrebbe avvenire non prima del sesto mese, evitandolo anche quando si utilizzino biscotti ad integrazione del latte artificiale prima del divezzamento;
Per gli altri alimenti:
– il tuorlo d’uovo (sodo) e l’arancia (di solito come succo aggiunto alla frutta grattugiata od omogeneizzata) possono essere introdotti all’ottavo-nono mese;
– il prosciutto cotto, senza lattosio e polifosfati, al settimo mese
– il pomodoro può essere introdotto in modica quantità come componente del brodo vegetale verso l’ottavo mese, mentre per la pappa al pomodoro è bene attendere almeno il dodicesimo-quattordicesimo mese;
– l’albume (cotto!) può essere introdotto solo dopo il dodicesimo mese;
– la frutta di bosco e le fragole andrebbero proposte solo dopo i 18 mesi, meglio ancora dopo i due anni di vita;
Le cautele nei soggetti allergici o ad elevato rischio di allergia: gli alimenti a maggior rischio di allergenicità andrebbero introdotti nella dieta più tardivamente, rispetto all’inizio del divezzamento; nel caso però di soggetti con alta familiarità o francamente allergici essi stessi, l’introduzione degli stessi alimenti (così come del pesce, dell’uovo, del pomodoro, degli agrumi) dovrebbe essere posposta di 2-3 mesi.