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Asilo nido, quale alimentazione? « dott. Mario Pacella

Asilo nido, quale alimentazione?

L’apertura delle scuole porta a prendere la decisione se far iniziare al proprio pargolo l’esperienza dell’asilo nido con la conseguente problematica relativa all’alimentazione e alle sue esigenze nutrizionali. Per una scelta giusta e opportuna è dunque fondamentale creare, attraverso le garanzie offerte dall’istituto prescelto, una continuità tra l’ambiente familiare e l’asilo nido in un clima di collaborazione. Sia a casa che a scuola bisogna proporre gli stessi alimenti, quindi il modello alimentare deve essere omogeneo per indirizzare il bambino verso abitudini alimentari corrette. E’ dunque importante che i genitori si interessino ai menu’ proposti dalla scuola e la scuola chieda il supporto dei genitori.

Quando il bambino consuma un alimento in un contesto sociale favorevole, come l’asilo nido, dove non viene tenuto sotto controllo, nutrirsi diventa per lui un vero piacere ed è disposto a fare nuove esperienza gustative. Il contesto sociale è quindi uno dei fattori determinanti nell’accettazione dell’alimento. La possibilita’ di vedere e mangiare con altri bambini gli stessi alimenti, aiuta il processo di diversificazione dell’alimentazione, con la conoscenza di altri sapori e consistenze, superando anche quelle difficolta’ che in ambiente familiare si incontrano.
Per superare eventuali rifiuti, lo stesso alimento va proposto più volte sia a casa che a scuola, presentandolo con modalità diverse in modo da stuzzicare la curiosità del bambino. Mangiare è anche imparare a stare insieme in un sistema di regole condivise, che consente di accogliere meglio nuove esperienze gustative e superare diffidenze verso cibi nuovi. Il momento del pasto al nido costituisce per il bambino l’ acquisizione dell’autonomia.
Conoscere gli alimenti significa per il bambino fare conoscenza con l’aspetto visivo, gustativo e tattile del cibo.

Ma la mensa scolastica deve assicurare certi standard:

* La qualita’, prima di tutto e la quantita’ adeguata: le porzioni debbono a misura di bambino, per porzionatura e consistenza in relazione all’età.

* Gli alimenti nuovi debbono essere introdotti gradualmente senza forzare il bambino, un po’ come il momento dello svezzamento, e serve a familiarizzare gradatamente con una nuova visione e ambientazione del pasto fuori casa.

* I tempi del pasto: il bambino apprende un ritmo regolare nel consumo dello spuntino mattutino, pranzo e merenda pomeridiana e il rispetto delle principali regole: la corretta postura a tavola, l’igiene relativa alla pulizia delle mani e dei denti.

* Preparazioni semplici e appetibili : il bambino apprezza cibi semplici e gusti naturali.

In conclusione: la scelta della giusta scuola passa anche per una buona mensa e per una fattiva collaborazione tra scuola e genitori….soprattutto all’inizio di un lungo percorso dietetico del vostro bambino.