La malattia reumatica (reumatismo articolare acuto, RAA) è una malattia infiammatoria multisistemica a patogenesi immunomediata, che insorge come sequela tardiva di un infezione del faringe da streptococco beta-emolitico di gruppo A (SBEA). I ceppi reumatogeni di SBEA appartengono ad un numero limitato di sierotipi (i più comuni 1-3-5-6-18-24). Secondo l’ipotesi patogenetica attualmente più accreditata, la malattia è dovuta a un’autoimmunità favorita da somiglianza strutturale tra antigeni streptococcici e antigeni dei tessuti dell’ospite.
L’esordio è in genere acuto con febbre elevata, che scompare anche spontaneamente in circa una settimana. Le manifestazioni cliniche principali sono:
artrite (80% dei casi), interessa le grandi articolazioni e in genere è migrante (dura 1-2 giorni in una sede, per poi passare in altre); cardite (40-80% dei casi), consiste usualmente in una endocardite acuta, associata o no a miocardite e pericardite. L’endocardite si presenta come insufficienza mitralica isolata (soffio olosistolico apicale) o associata ad insufficienza aortica (soffio diastolico basale); noduli sottocutanei (9-20% dei casi), di breve durata, localizzati alle superfici estensorie delle articolazioni, fissi, indolenti, con cute sovrastante indenne; eritema marginato (7% dei casi), transitorio, non pruriginoso, a margini serpiginosi con tendenza alla risoluzione centrale, localizzato al tronco, addome, estremità prossimali degli arti; corea di Sydenham (rara),: disturbo di origine extrapiramidale (movimenti rapidi del tronco, del volto, delle estremità, associati a ipotonia e labilità emotiva; difficoltà nello scrivere, parlare, camminare). Compare alcuni mesi dopo l’infezione streptococcica, colpisce più spesso le femmine in età postpuberale e si risolve in 2-3 mesi. La diagnosi di malattia reumatica non può avvalersi di nessun criterio patognomonico, pertanto si deduce in base a segni clinici e di laboratorio riportati nei criteri di Jones: la presenza di 2 criteri maggiori (poliartrite, cardite, corea, noduli sottocutanei, eritema marginato) oppure 1 maggiore + 2 minori (febbre, artralgie, aumento degli indici di flogosi, allungamento dell’intervallo PR all’ECG) permette di formulare la diagnosi. La diagnosi di corea reumatica può essere posta anche in assenza di criteri minori. Meno importante per la diagnosi è la coltura del tampone faringeo, in quanto al momento dell’esordio clinico del RAA può essere negativo.