Tra i bambini di cinque anni, il morbillo fa più vittime dell’Hiv e degli incidenti stradali. Oltre 82mila morti, concentrati nei paesi in via di sviluppo e non solo, dal momento che alcuni paesi occidentali hanno abbassato la guardia sulle vaccinazioni. Lo rileva un’elaborazione del Washignton Post, che ha estratto dai dati del Global Burden of Diseases pubblicato da “Lancet” quelli relativi alla mortalità infantile
Secondo l’elaborazione quindi il morbillo risulta essere la settima causa di morte globale sotto i cinque anni, preceduta solo da infezioni respiratorie, malaria, diarrea, carenze nutrizionali, difetti congeniti e meningite.
E l’allarme su una certa reticenza a vaccinare i bambini si diffonde nella comunità scientifica: uno studio dell’università del Colorado pubblicato da “Pediatrics” evidenzia come il 93% dei pediatri di famiglia intervistati dai ricercatori ha dichiarato di aver ricevuto almeno una richiesta di cancellare o spostare delle vaccinazioni nel mese che precedeva il sondaggio, mentre il 20% ha dichiarato di averla ricevuta da oltre il 10% dei genitori.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità all’inizio di febbraio aveva chiesto all’Italia un incontro urgente in merito alla copertura vaccinale sul morbillo. «Nel nostro Paese – aveva dichiarato Susanna Esposito, presidente della commissione OMS per l’eliminazione di morbillo e rosolia congenita – gli obiettivi di copertura vaccinale necessari per l’eliminazione del morbillo e della rosolia congenita non sono stati ancora raggiunti».
I numeri in Europa per il 2014 e 2015 parlano di oltre 22mila casi di morbillo in appena sette paesi. Lo sottolinea l’ufficio europeo dell’OMS in un comunicato in cui sollecita i paesi colpiti, fra cui l’Italia e la Germania, dove recentemente è morto un bimbo di un anno e mezzo, a intensificare gli sforzi sulle vaccinazioni. In particolare per l’Europa occidentale è l’Italia ad avere più casi, 1674 per l’esattezza, mentre la Germania è arrivata a quasi 600. L’obiettivo di eradicazione del morbillo, già più volte rinviato, doveva essere raggiunto alla fine di quest’anno.
Malattia sottovalutata proprio per l’efficacia del vaccino
«I numeri parlano chiaro, il morbillo può avere conseguenze gravissime – afferma Alberto Villani, vicepresidente della società italiana di Pediatria -. È vero che la maggior parte dei bambini quando lo prende non sviluppa effetti gravi, ma non si può svantaggiare chi è più debole, e ha magari qualche problema che lo rende vulnerabile. È importante che tutti si proteggano, e che anche i pediatri contribuiscano a sensibilizzare le famiglie». «C’è un certo rilassamento – ribadisce Villani – dovuto al fatto che, proprio grazie ai vaccini, certe malattie circolano meno, e quindi gli effetti più negativi non sono più sotto gli occhi di tutti».