Nel 2011, in Italia, si sono registrati 2084 decessi di bambini sotto i 5 anni di vita.
Poco più di un secolo prima, nel 1887, se ne contavano 399.505. Si è passati cioè da 347 decessi per mille nati vivi a circa 4 per mille.
Oggi il tasso di mortalità dei bambini sotto i 5 anni in Italia è inferiore a quello medio europeo e a quello degli Stati Uniti.
Il confronto con i paesi in via di sviluppo mette in evidenza che il tasso di alcuni paesi africani è vicino a quello che l’Italia presentava negli anni ’30 mentre quello di alcuni paesi asiatici è paragonabile al tasso dell’Italia negli anni ’50 (Figura 1).
Se alla fine dell”800 i bambini morivano principalmente a causa di malattie infettive, oggi il 72% dei decessi è dovuto a condizioni di origine perinatale (48%) e a malformazioni congenite (24%).
Nel 2011, in Italia, l’85% dei decessi sotto i 5 anni avviene nel primo anno di vita e la metà delle morti si concentra nei primi sette giorni.
Il tasso di mortalità infantile tra i bambini residenti italiani (2,9 per 1.000 nati vivi) è inferiore a quello dei bambini residenti stranieri (4,3).
Per scaricare il testo integrale del rapporto Istat 2014 sulla mortalità infantile in Italia: