Eliminare i pidocchi è piu’ facile di quello che sembra anche perchè i pidocchi non sopravvivono piu’ di 24 ore fuori del cuoio capelluto. Si può fare anche velocemente seguendo le istruzioni dei Pediatri della Sipps (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) che hanno formulato un apposito vademecum per spiegare come fare.
I pidocchi sono dei piccoli parassiti di colore bianco-grigiastro che colpiscono principalmente i bambini in età scolare, soprattutto nella fascia di età che va dai 3 agli 11 anni e di conseguenza anche le loro famiglie.
Sintomi:
- La presenza di pidocchi provoca arrossamento cutaneo, soprattutto nella zona delle orecchie e sulla nuca
- e prurito al cuoio capelluto, specialmente di notte.
Prima mossa:
- Ispezionare accuratamente il cuoio capelluto con l’aiuto di un pettine a denti fitti e anche di una lente di ingrandimento se occorre.
I pidocchi nella forma larvale, sono piccolissimi, tondi e bianchi. Quando si schiudono le uova, diventano scuri e assumono la tipica forma
Seconda mossa:
- Applicare subito su tutto il cuoio capelluto, una lozione specifica antiparassitaria. Si trovano in farmacia ma è importante consultare prima il pediatra per farsi prescrivere la piu’ idonea.
- Finora, le lozioni piu’ efficaci a eliminare i pidocchi si sono dimostrate quelle a base di permetrina, piretrine naturali sinergizzate, malathion e dimeticone.
Terza mossa:
- Lavare ad almeno 60° tutti gli indumenti, le lenzuola, i cappelli che sono stati a contatto col bambino. Le lenzuola anche a 90°.
- Lavare accuratamente pettini, spazzole e ogni altro accessorio in acqua bollente con sapone. Lasciandoli a bagno per almeno 1 ora.
- Conservare per 2 settimane in sacchetti di plastica chiusi e sigillati, gli oggetti che non possono essere lavati in acqua o a secco, ad esempio giocattoli e peluche.
Quarta mossa:
- Controllare gli altri componenti della famiglia, compresi eventuali animali che vivono in casa e sono a contatto diretto coi bambini.
- Ripetere il trattamento con la lozione, eventualmente non fosse stato sufficiente il primo, dopo almeno 7/10 giorni.
Alcune leggende da sfatare:
1) Non attaccano i capelli sporchi: vengono attaccati più facilmente i capelli lavati eccessivamente, soprattutto se sottili e chiari.
2) Il pidocchio non “salta” da una testa all’altra. Il pidocchio non può sposarsi autonomamente e sono quindi necessari contatti diretti, o l’uso comune di oggetti infestati.
3) Non è necessario disinfestare aule, palestre, banchi, ecc, poiché sugli oggetti questi parassiti non sopravvivono oltre le 24 ore, poiché si nutrono esclusivamente di sangue umano.
4) Tagliare i capelli non serve a niente.
5) Non è vero che la pediculosi si previene o si cura con l’uso di shampoo. Infatti, le formulazioni diluite o che vengono seguite da un precoce risciacquo hanno una scarsa efficacia, anzi possono indurre resistenza agli insetticidi. Qualsiasi molecola per risultare efficace deve rimanere a contatto con i capelli per un tempo sufficiente: solitamente per molti minuti o alcune ore.
Prevenzione:
1) Bisogna insegnare ai bambini a non scambiarsi indumenti, specie copricapo, sciarpe e maglioni.
2) Nel semplice sospetto, bisogna subito applicare un prodotto specifico, per il tempo necessario e scegliendo le formulazioni adatte: gel, lozioni, mousse termosensibili, ecc.
3) Al trattamento bisogna far seguire l’uso frequente di un pettine a denti fitti, soprattutto al fine di rimuovere le eventuali lendini sopravvissute, cioè le uova.