Le muffe sono funghi microscopici che durante la loro crescita producono particelle di forma sferica e dimensioni molto piccole, assai simili ai pollini (spore) che si disperdono nell’aria principalmente in estate e autunno. Le numerose spore rilasciate dalle muffe non causano alcun danno negli uomini, ma le ife che crescono da queste spore possono aderire alle cellule del primo tratto dell’apparato respiratorio e causare reazioni respiratorie in chi ha delle insufficienze immunitarie.
La presenza di muffa è quasi sempre segno di un cibo avariato, anche se in alcuni casi le muffe sono oggetto di una coltivazione precisa; nella produzione di alcuni formaggi come il gorgonzola, e per la produzione di antibiotici derivati dalle naturali difese contro i batteri.
La famosa scoperta della penicillina, operata da Alexander Fleming, riguardava la muffa denominata Penicillium notatum. La muffa Neurospora crassa è generalmente usata come un organismo modello in esperimenti di biologia.
Possono crescere sia all’interno che all’esterno delle abitazioni.
All’interno si ritrovano principalmente su alimenti non adeguatamente conservati, su indumenti di lana, nel materasso e divani, su pareti e pavimenti umidi, su carta da parati, sul terriccio e sulle foglie di piante ornamentali, nei sistemi di condizionamento d’aria, negli umidificatori, nei frigoriferi, in particolare intorno alle guarnizioni di chiusura dello sportello.
All’esterno delle abitazioni si trovano principalmente sul suolo e su materiale organico in decomposizione (frutta, legno, cereali, foglie, ecc.). Le muffe possono accumularsi in grandi quantità in particolari ambienti di lavoro come caseifici, salumifici, cartiere, stalle, silos, magazzini, vivai e serre. Nel nostro paese la muffa più allergizzante è l’alternaria, seguita da Cladosporium, Aspergillus, Epicoccum e Penicillium.
Sintomatologia:
Le Muffe o Micofiti, attraverso le loro spore, sono causa non rara di allergia respiratoria, sia nella sua forma IgE-mediata che in quella, più complessa, delle cosiddette micosi broncopolmonari allergiche.
Le cause più comuni della patologia allergica vera sono Alternaria e Cladosporium, forme fungine che crescono soprattutto sulle pagine fogliari delle Angiosperme (flora filloplana).
Le spore di Alternaria sono state più volte chiamate in causa come agenti di crisi asmatiche acute e gravi dell’estate e del primo autunno.
Le muffe, però, colonizzando l’albero respiratorio, possono dare luogo a delle alveoliti in cui la risposta IgE è soltanto uno dei meccanismi. In tali forme il primo fungo ad essere chiamato in causa è stato l’Aspergillus fumigatus, ancora oggi il più comune agente causale di questa patologia.
Un certo interesse al proposito hanno anche altre forme fungine, sia del genere Aspergillus (A. niger, flavus, terreus), sia di altri generi, tra i quali Penicillum, Candida, Mucor, Helmintosporium, Rhizopus.
Da ricordare anche la possibilità, dovuta all’inalazione massiccia di spore fungine che si può determinare in certe professioni (formaggiai, fabbricanti di tappi di sughero, ecc.), di sviluppare fenomeni di broncopolmonite da ipersensibilità.
Ricordarsi che la massima concentrazione di spore nell’aria si verifica alla fine dell’estate e all’inizio dell’autunno.
La profilassi per gli allergici con sintomi respiratori gravi (asma e forme asmatiformi), alle muffe puo’ essere riassunta nei seguenti punti:
• Evitare di passeggiare nei boschi, di spazzare foglie cadute da molto tempo o di tagliare l’erba. Evitare il contatto con cataste di legna, mucchi di foglie e vegetazione in decomposizione.
• Ricordare che alcune muffe sono disperse nell’aria nelle giornate secche e ventose (alternaria in particolare) altre nelle giornate piovose. Limitare le uscite all’aria aperta in queste giornate e fare una doccia quando si rientra in casa per rimuovere le spore che si sono accumulate nei capelli.
• Evitare alcuni ambienti quali serre, negozi d’antiquariato, saune, che sono sorgenti di aumentata esposizione alle muffe. Si possono inoltre trovare elevate concentrazioni di muffe nei condizionatori d’aria delle automobili, nei sacchi a pelo e nelle case per le vacanze o in stanze d’albergo.
• Evitare ambienti abitati solo saltuariamente (seconde case), e inoltre le cantine, le stalle e le serre.
• In casa, aerare frequentemente i luoghi in cui si nota una crescita di muffe.
• In tutta l’abitazione mantenere un’umidità relativa possibilmente al di sotto del 50%. Usare un deumidificatore o un condizionatore d’aria in estate.
• Non utilizzare umidificatori.
• In bagno usare la ventola aspirante o aprire la finestra dopo la doccia. Lavare le tende della doccia, la vasca, lavandini, piastrelle con candeggina.
• In cucina usare una ventola aspirante per rimuovere il vapore acqueo quando si cucina. Nel caso di frigoriferi autosbrinanti svuotare frequentemente le vaschette dell’acqua. Fare attenzione alla conservazione dei cibi ed eliminare immediatamente quelli avariati. Le muffe crescono nei contenitori delle immondizie, che dovrebbero essere svuotati frequentemente e lavati.
• Mettere ad asciugare gli indumenti all’aria subito dopo il lavaggio. Se si é allergici all’alternaria é meglio asciugare gli indumenti all’interno della casa con l’aiuto di un deumidificatore. Appendere gli indumenti all’esterno potrebbe favorire la deposizione su di essi dell’alternaria stessa.
• Per le pulizie domestiche adoperare prodotti che uccidono le muffe (Lysoform). In alternativa si può usare una soluzione di acqua e candeggina al 10% (1 parte di candeggina e 9 parti di acqua).
• Le muffe crescono bene negli armadi a muro che in genere sono umidi e bui. Scarpe e vestiti, prima di essere riposti, devono essere completamente asciutti.
• La pulizia della camera da letto segue le stesse regole suggerite per gli allergici agli acari.
• Se presenti, pulire spesso gli impianti di condizionamento dell’aria.
• Eliminare alimenti conservati a lungo o ammuffiti.
Anche per chi non è allergico si possono applicare delle norme di profilassi ambientale:
* Areare frequentemente per almeno 1 ora al giorno la camera.
* Riscaldare uniformemente gli ambienti.
* Non asciugare la biancheria all’interno della casa.
* Usare depuratori con filtri HEPA.
* Evitare la presenza di polvere.
* Evitare la formazione di eccessiva umidità in bagno e in cucina.
* Non eccedere con la presenza di piante ornamentali.
* Mantenere l’umidità relativa al di sotto del 55%.