Allergie: note generali
L’ allergia è una condizione che si pone quando l’immunità del’organismo inizia a reagire a sostanze come gli alimenti, la polvere, il polline, a forfore animali. Queste sostanze sono note come allergeni e possono essere inalate, ingerite o possono venire a contatto con la pelle.
Le allergie possono presentarsi sotto forma di congiuntivite allergiche, rinite allergica, forme respiratorie fino all’ asma, interessamento cutaneo. Le allergie non sono contagiose perche’ non hanno un’origine infettiva,ma sono dovute ad aberrazione del sistema immunitario, pertanto non possono essere trasmessi da una persona all’altra. Le allergie non sono ereditarie, ma la familiarita’ può svolgere un ruolo nelle allergie. Se un genitore ha un’ allergia, la possibilità che il proprio bambino sviluppi un’allergia è del 25% e se entrambi i genitori hanno allergie,la possibilità che il bambino sviluppi allergie va dal 50% fino al 90% se i genitori hanno la stessa identica allergia. Tuttavia, le allergie può non essere presente alla nascita e può svilupparsi a qualsiasi età.
Oggi molte persone sviluppano allergie e ciò è dovuto alla reazione immunologia scatenata dal sistema immunitario quando l’ organismo entra in contatto con un allergene per la prima volta, e lo ritiene “non self”, non proprio, e produce anticorpi contro di esso. Quando il sistema immunitario entra in contatto ripetutamente con gli stessi allergeni, vengono prodotti diversi anticorpi, sopratutto IgE e conseguentemente porta a diverse reazioni.Le immunoglobuline IgE rilasciano una sostanza chiamata istamina che provoca gonfiore, arrossamento,e infiammazione a vari organi bersaglio quali naso, occhi, cute e polmoni.
Alcuni pazienti hanno allergie durante tutto l’anno (allergia perenne) come osservato con gli acari della polvere (dermatophagoides), che possono essere presenti nei tappeti e materassi o possono esprimersi solo in certi periodi dell’anno come nelle allergie al polline o alle fioriture.
Le piu’ comuni sostanze che provocano allergie sono polveri, polline, prodotti chimici, funghi, frutta a guscio, fagioli, patate, carote, aragoste, granchi, gamberi, latte, plastica, farmaci come base di penicillina e punture di insetti può indurre reazioni allergiche in una persona che è suscettibile di queste allergie.
Una grave reazione ad un farmaco può causare shock anafilattico e dunque pericolo per la vita, se l’intervento medico non e’ tempestivo. L’asma allergica puo’ causare crisi respiratorie gravi.
Molte sostanze possono provocare una reazione allergica. Per determinare quale sostanza innesca la reazione allergica , ci sono test cutanei che utilizzano piccolissime quantità di allergene come stimolo alla reazione. Se si è allergico a tale sostanza, sul sito dove l’allergene e’ stato inoculato si crea un ponfo iperemico , accompagnato da prurito. Altri tests sono i RAST . Questi tests cutanei sono generalmente evitati nei bambini sotto i 4-5 anni perche’ non attendibili.
Il trattamento consiste di evitare l’allergene (se si conosce la sostanza che provocano allergie)., oppure assumere farmaci in grado di contrastare gli effetti di una reazione allergica come gli antiistaminici. Questi farmaci possono causare sonnolenza e devono essere prese sotto un controllo medico.Gli antiistaminici di ultima generazione hanno meno effetti collaterali, compresa la sonnolenza. Altri farmaci usati sono steroidi in forma di spray nasale per rinite allergica o collirio per congiuntivite allergica o inalatori per asma. Gli steroidi ed alcuni antistaminici vengono usati come azione preventiva dell’attacco allergico e presi per un periodo prolungato ed in minime dosi evitano i fastidiosi sintomi al paziente allergico.
L’ immunoterapia è utilizzato nelle rinite allergiche, allergie a farmaci, nell’asma. L’ immunoterapia viene somministrato per iniezione sottocutanea partendo con basse dosi di allergeni una volta o due volte la settimana dopo che si è gradualmente aumentata. Lo scopo e’ sensibilizzare il paziente all’allergene inoculato con dosi crescenti ,fino ad ottenere una tolleranza tale da evitare la reazione allergica. Da sei mesi ad un anno, dopo l’inizio del trattamento e’ possibile vedere i primi benefici, che durano da pochi mesi a 2-3 anni.
La prevenzione rimane ancora l’unica vera strategia di trattamento.