I fabbisogni dietetici di una donna che allatta sono quasi sempre coperti da una alimentazione normale e ben equilibrata. Non e’ necessaria una iperalimentazione, soprattutto associata al riposo protratto, perche’ responsabili di sovrappeso. La madre deve assencondare il suo appetito, che risulta, durante l’allattamento sicuramente aumentato. In pratica la donna che allatta deve aumentare le proteine animali: carne, pesce, formaggi, uova, insieme a verdure varie, frutta fresca, pane, pasta, olio d’oliva. E’ necessario mangiare “di tutto un po’”.
* Le spezie, gli aromi, gli ortaggi a gusti forti (cipolle, ravanelli, peperoni, cetrioli, aglio, rape,cavolfiore, cavoletti di Bruxell) possono dare cattivo sapore al latte materno, perche possono determinare turbe digestive e dell’alvo della madre. Le barbabietole (rape rosse) possono colorare il latte.
* La dieta della madre può determinare una sensibilizzazione allergica nel neonato, evitare pertanto: cioccolata, crostacei, cacciagione, insaccati, cibi con conservanti. Uova: non più di due alla settimana.
Non superare i 300-400 gr. al giorno di latte vaccino “preferibilmente bollito” , perchè le frazioni proteiche del latte possono indurre una sensibilizzazione nel lattante, per limitare l’insorgenza delle coliche gassose.
* L’alimentazione materna influenza la composizione del latte materno per il contenuto di acidi grassi insaturi e vitamine: evitare cibi ricchi di grassi ed l’abuso di composti vitaminici.
* Limitare l’uso di sostanze come: la caffeina (contenuta non solo nel caffe’, ma anche nel the’, coca-cola, cacao);nicotina (nelle donne fumatrici c’è una riduzione della lattazione); alcoolici (la birra non stimola la lattazione, ma e’ solo piu’ gradita per il basso contenuto di alcool e la buona palabilita’.
* E’ consigliata l’assunzione di Ferro per tutta la durata dell’allattamento.
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